Collana...e caffè dall'aroma decor.

Con le prime giornate di sole ho archiviato i miei bijoux di lana e feltro.
Siccome le collane della scorsa estate le trovo ormai superate,
sto cominciando a farne di nuove.


Avevo questa bellissima seta, dal sapore gitano,
regalatami dalla splendida Giò di cui ho già parlato qui.


Questo è il centrale della collana, che preso da solo può funzionare
anche come spilla: stoffa, passamaneria al centro, un po’ di piumette
verso l’esterno e tanto zig-zag qua e là...


...naturalmente non poteva mancare l’etichetta sul retro che vi mostro perché m’introduce ad un altro argomento.
E cioè, l’importanza che ha per me, la presentazione o la confezione di un qualcosa che si decide di vendere o regalare.


Ci sono dei dettagli, come un certificato di unicità, o una piccola storiellina, che sono il valore aggiunto di quello che si propone.


Sicuramente incidono sul tempo di realizzazione e ricadono sul costo finale,
ma, casualità vuole, che quando propongo le mie cose con l’opzione “nude o vestite”...


...me le cercano tutte con “l’abitino” pur sapendo
che costeranno un po’ di più.
E di questo non mi sono mai sorpresa, perché tutto quel fumo che sta attorno “all’arrosto” equivale alla classica ciliegina sulla torta.
Un po’ come bere il caffè in un bicchierino di plastica o in una bella tazza decor.
In finale, si beve sempre il caffè...ma chissà perché, berlo con un tocco di glamour, ha tutto un altro sapore.


E dopo avervi chiesto di svuotare le vostre borse, me la raccontate la vostra mug, tazzina o tazzotta con cui vi coccolate nella pausa caffè?

La mia è più grande rispetto al formato classico, ma più piccola rispetto a quelle da the (infatti io ci verso l’intera Bialetti mignon).
L’ha fatta un’artista portoghese ed è uno sfizio che mi sono tolta ,
acquistandola qui.

E siccome ho il caffè sul fuoco, vi saluto anticipandovi, che
nel prossimo post vi mostrerò gli step passo-passo per realizzare questa collana.
Vadoooooooo, la Moka fischiaaaaaa...
Nooooo! Addio caffè! ;-)