domenica 21 aprile 2013

Art-journal per Tereza.

Succede che mi arriva una mail in inglese, di una fanciulla residente in Canada, che mi chiede se spedisco anche all'estero.
Vorrebbe fare un regalo-ricordo alla figliola, "trasformabile" nel tempo.
La bimba ora ha 4 anni, e sua madre desidererebbe per lei un art-journal con frasi precise e tante tasche per conservare i ricordi di un tempo passato insieme.
Vorrebbe per ora qualcosa di ludico, legato alla sua età, ed allo stesso tempo, qualcosa di ancora utilizzabile negli anni a seguire.
Così viene realizzato per Tereza, un art-journal con bambolina staccabile e copertina ancora presentabile.
 Non è stato facile comunicare in inglese, perchè ai miei tempi...
...il liceo artistico non contemplava la lingua straniera . 
In compenso mi sono sorbita anni di chimica, fisica e biologia, che non mi sono serviti a nulla.
Però Google Translate mi è venuto in soccorso, ed a spizzichi e mozzichi ci siamo capite.
 
Lei voleva, una pagina con tasche trasparenti, e tracchete, eccotela qui.
Voleva la tal frase per la sua creaturina, ed io tutta attenta a riportarla paro-paro.
 Poi le sopracitate taschine, per disegni, bigliettini e letterine...
 ...un po' di crochet, un po' di zig-zag, aggiusta di qui, ritocca di là.
E dai, e dai, e dai, ce l'abbiamo fatta. Il pacco poi è stato spedito a Praga ed ancora non so perché. Se anche voi volete cimentarvi in questo genere di manufatto, all'interno del mio shop, ci sono pdf analoghi in promozione, con spiegazioni step by step.
Tereza ha avuto il suo art-journal, mamma Cherie è rimasta contenta, io di più, e vissero tutti felici e contenti.
Dopo habemus papam, habemus presidente, habemus accantonato anche questo.
Fiuuuuuu!

giovedì 11 aprile 2013

°*°Evoluzioni°*°

Si sa, ci sono varie fasi anche nell'evolversi del proprio fare creativo.
Vent'anni fa, non facevo che collane con perline e cristalli sfaccettati.
Erano anche belline, magari un po' barocche con una lavorazione simile al macramè o giù di lì.
Poi ne ho avuto (e ne ho ancora) il rifiuto. 
Passato quel periodo, una decina di anni fa (forse meno) dalla Francia è arrivata l'ondata dei bijoux textile, fatti di sole stoffine e qualche filato qua e là.
Mi hanno subito conquistata. Ho abbandonato cristalli e perline (che ancora giacciono a iosa, nei miei tanti cassettini) e mi sono buttata unicamente su quel tipo di bijoux: di solo tessuto e filati.
Si cambia, dicevo. E sono cambiati anche i miei gusti. Non ho ancora il rifiuto delle mie collane stoffose, dato che ancora mi ci adorno, ma sento il bisogno di integrarle con altri elementi.
Un po' di catene brunite, qualche dettaglio a crochet, elementi vintage...
Non so se in me sta cominciando una nuova fase, o se questo sarà un periodo estemporaneo.
Com'è, come non è, ma tant'è :-)
Vediamo se dura.
Finché dura, fa verdura.
(io 'sto detto, non l'ho mai capito!)
:-)