mercoledì 26 dicembre 2012

Passeggiare a Milano (ultima parte)


Fenicotteri rosa a Milano? Si, si ! (photo, qui).
Questo 4° itinerario è diviso in 2 parti contrapposte. La prima parte riguarda la Milano che il luogo comune s'immagina (caos, traffico, negozi), mentre la seconda, quella che pochi conoscono: il Quadrilatero del Silenzio.

Partenza da Piazzale Loreto: (MM 1 e 2)
Da Piazzale Loreto, percorrete sino a Porta Venezia, tutto il corso Buenos Aires.
Corso Buenos Aires (photo, qui).
Un Kilometro e mezzo con 350 e passa negozi, un tempo più singolari e ricercati, ora decisamente multinazionali. Prendetela giusta come un'arteria commerciale, senza la poesia dei Navigli o la raffinatezza di Brera. Anche se ci sono 2 piccoli angoli, che fuoriescono dal caos frenetico del corso.
Le Corti di Bayres, luogo inaspettato, dietro il caos di c.so B.Aires (photo, qui).
Il primo è le Corti di Baires (al n° 59) : c'è un'entrata che si apre su una serie di cortili, con tanti negozietti, lampioncini e vaschette con pesciolini rossi (è diverso tempo che non ci passo e non garantisco sul suo stato attuale).
Via Spallanzani pedonalizzata - traversa di corso Buenos Ayres (photo, qui).
In fondo a corso Buenos Ayres, invece (con alle spalle p.le Loreto) c'è sulla sinistra, via Spallanzani.  E' una vietta pedonalizzata, con una chiesa sullo sfondo...
BUBA, negozio di abbigliamento scenico, in via Spallanzani (photo, qui ).
ed un negozio decisamente surreale, meta obbligata di chi lavora nello spettacolo: Buba!
Superato l'arco di Porta Venezia, prendete viale Piave...
Particolare del balcone di Casa Galimberti (photo, qui).
Casa Galimberti, tutta decorata, in via Malpighi 3 (photo, qui).
... ed a sinistra in via Malpighi 3, troverete la mia dimora preferita: casa Galimberti.
Anche al n°10 c'è una bella casa liberty, e poco più avanti l'ex cinema Dupont ora adibito a biblioteca. Tornate su viale Piave, percorrete 100 mt circa, e poi attraversate viale Majno, arrivando così in via Cappuccini. 
Villa Mozart, interamente rivestita di vite americana, nell'omonima via.
Il Quadrilatero del Silenzio è composto da 4 vie: via Serbelloni, via Mozart, via Vivaio e via Cappuccini.
I fenicotteri rosa di villa Invernizzi, in via Cappuccini (photo, qui).
In via Cappuccini c'è l'imponente Palazzo Berri-Meregalli, ma l'angolo inaspettato lo trovate al n°9, dove c'è villa Invernizzi. Se buttate un occhio, nel rigoglioso eden vegetativo della villa, noterete palme, fontane a cascata e... una decina di fenicotteri rosa che passeggiano indisturbati ed noncuranti dei frequenti occhi puntati addosso loro.
L'Istituto Nazionale dei Ciechi in via Vivaio 7 con annesso ristorante...buio!
In via Vivaio c'è l'Istituto Nazionale dei Ciechi, ed al suo interno, il risorante Tratto Nero.
Io non ho ancora provato questa suggestiva esperienza sensoriale, ma in questo locale...si mangia al buio! E' gestito da non vedenti, che ti guidano su tutto, e durante la cena ci si affida al tatto, all'udito, all'olfatto e al gusto per vivere un'esperienza indubbiamente unica.

In via Serbelloni al 10, invece,  sull'ennesimo palazzo liberty, c'è un citofono di marmo a forma di orecchio, realizzato nel 1930 dallo scultore milanese Adolf Wildt. 
Dopo aver terminato il Quadrilatero del Silenzio, a due passi c'è la metropolitana Palestro a 2 fermate dal Duomo.
Come dire che se volete rituffarvi nel delirio...bastano pochi attimi :-)
Un altro bel corso a Milano, è corso Vercelli...ma è tempo che il mio blog, torni a parlare di decòr :-)
Spero di aver offerto qualche spunto a chi passerà nella mia città natale, e ringrazio anticipatamente chi vorrà arricchire tra i commenti, altri angoli meneghini o luoghi suggestivi della mi Milàn!
...naturalmente, buone feste e splendido anno nuovo a tutti!

mercoledì 12 dicembre 2012

Passeggiare a Milano (2° parte).

Dopo avervi mostrato nel precedente post, i 2 itinerari della mia Milano, ve ne propongo un terzo.
Itinerario n° 3: da San Babila, verso i Navigli.
Questo 3° itinerario meneghino, alternerà viuzze nascoste, per nulla trafficate a vie frenetiche di viavai e vetrine.
Piazza San Babila- MM1 linea rossa (photo, qui)
 Partenza da piazza San Babila. Prendete via Borgogna e girate a destra in via Cerva.
Via Cerva: un'altra dimensione, nel centro di Milano (photo, qui)
A me questa vietta piace: è parallela a 2 vie molto frenetiche (corso Europa e via Durini), ma sembra sospesa in un'altra dimensione. C'è un negozietto che vende tutte le essenze di the, ed io non mi faccio mai mancare la mia scorta al gusto panettone (presente solo, sotto Natale).

In fondo alla via, si arriva in Largo Augusto. Prendete la piccola via Cavallotti e girate a sinistra in corso Europa.
Facciata e (uno dei tanti) cortili della Ca' Granda. (photo, qui).
Attraversate via Verziere, dirigendovi verso piazza  Santo Stefano, e prendete via Festa del Perdono. Lì c'è la Ca' Granda, un tempo ospedale, ed ora splendida università. Potete accedere liberamente e vedere la bellezza dei suoi cortili, chiostri e porticati. Se capitate a Milano durante il Salone del design, in ogni cortile, troverete diverse installazioni contemporanee.
Proseguite dritto, per via Festa del Perdono, che diventa poi via Osti e svoltate a destra in corso di Porta Romana.
Vigano', in via Paolo da Cannobio, n° 39 (sito e photo, qui).
Se amate le perline e le botteghe di una volta, poco più avanti a destra, c'è Vigano'.
Se invece volete continuare a passeggiare per Milano, attraversate piazza Missori, prendete via Gonzaga, sbucate in piazza Diaz, ed andate a sinistra in via Giardino.
Attraversate via Mazzini ed andate a destra in via Speronari.
Via Speronari con l'ortolano più vecchio di Milano (photo, qui).
Questa graziosa vietta, vi porterà dritti nel simpatico delirio di via Torino... 
Il viavai di via Torino (photo, qui)
...piena di vetrine e di fiumi di persone (in prevalenza ragazzi, perchè da sempre questa è la loro via).
La splendida facciata liberty di Peck (photo, qui)
Però, se da via Speronari, prima di svoltare a sinistra per via Torino, tirate dritto per una decina di metri in via Spadari, potrete ammirare lo splendido palazzo liberty di Peck ( un’istituzione dal 1883...praticamente una mega boutique di’enogastronomia. 
L'entrata è libera ed in un attimo sarete catturati dalla marmellata che non trovavate da secoli, o da quella cosetta lì, alla quale non saprete rinunciare).
Lo scintillio di Ladurée (photo, qui).
Neanche a farlo apposta, di fronte a Peck, c'è Ladurée: paradiso per occhi e palato, per la bellezza delle sue vetrine e per la bontà dei suoi macaròns!
Dopo questa incursione, gioia per le vostre papille e pupille, ritornate su via Torino.


Chiesa di San satiro in via Torino (photo, qui).
Nascosta tra i palazzi e le vetrine, c'è la chiesa di San Satiro, che merita anche solo una breve visita...
L'illusione prospettica creata dal Bramante (photo, qui).
 ...per il prodigio architettonico/illusorio del Bramante: ha risolto in meno di un metro, questo popo' di prospettiva, presente nell'abside, dietro l'altare.
Anche quando la vedrete, non ci crederete.
Scorcio di via Torino: sopra le case, e sotto il caos :-) (photo, qui).
Riprendiamo di nuovo da via Torino: è il caso che vi faccia proseguire, prima che si faccia notte :-). A metà di questa via (con alle spalle il Duomo), troverete sulla destra una vietta: San Maurilio.
Via San Maurilio (traversa di via Torino).
Percorretela per pochi metri (sino a via Zecca Vecchia) e ci troverete un bel negozio con tanti tipi di carte, uno con eco-borse da riciclo, un bel negozietto con chicche da giardino (ed altro), ed uno di home decòr, molto shabby chic 
 -aggiornamento del 15/03/13: sob, il negozio di eco-borse ed il negozio shabby, hanno chiuso :(((...ed ora la via si sta appiattendo come tante altre :(((-
Da via San Maurilio, si dipanano altri vicoletti, ma diverrebbe un itinerario troppo lungo.
Indi per cui, tornate indietro in via Torino.
(se invece volete avventurarvi, vi rimando a questo post).

Le colonne di San Lorenzo, alte 8 metri (photo, qui).
Arrivate sino in Largo Carrobbio, e girate a sinistra, verso le colonne di San Lorenzo.
Per le amanti dello scrap e del craft, lì vicinissimo (in via Pio IV, al 3), c'è un negozio molto rifornito.
Oltrepassate porta Ticinese, e percorrete il corso omonimo, fino a Piazza XXIV Maggio, poi, a destra in Viale Gorizia, costeggiando la Darsena.  

Le casettine basse lungo i Navigli (photo, qui)
Uno dei tanti bei cortli sui Navigli (photo, qui)
La vecchia Milano, nascosta nei cortili (photo, qui)
Il cortile degli artisti, in Alzaia Naviglio Grande (photo,  qui ).
Siete finalmente arrivati ai Navigli, che in qualche modo è il quartiere degli artisti e della movida notturna (insieme a Brera). Non mancate di dare una sbirciata, ad ogni cortile che troverete aperto: c'è della poesia in ognuno di loro.
Vicolo Lavandai (photo, qui).
Lungo Alzaia Naviglio Grande, v'imbatterete nel fotografatissimo Vicolo dei Lavandai, ricordo di una Milano che fu.
Il meglio di sè, i Navigli, lo danno da giugno a settembre, quando dopo il crepuscolo, vengono pedonalizzati. Diventano così, tutto un fiorire di tavolini all'aperto, bancarelle, botteghe aperte e tanti localini.
Ogni utima domenica del mese, c'è il mercatone dell'antiquariato, e...
Navigli illuminati a Natale (photo, qui).
... in questo periodo dell'anno, sono sempre illuminati così.

Durata percorso: 3 ore abbondanti. Ma anche 4 considerando le normali ed ovvie, soste vetrine, lo sgranchiamento gambe, il caffettino all'angolo, ed un cheeseeeee per la foto ricordo ;-)
(to be continued)...

lunedì 3 dicembre 2012

Passeggiare a Milano (1° parte).

Balconcino fiorato, con piccione sul lampione (link photo, qui).
Venite che vi porto a spasso con me, nella mia Milano?
Capita spesso, che chi viene a fare un gironzolo nella mia città natale, mi chieda quale itinerari fare. Ne ho alcuni pronti per voi e ciascuno con la sua personale impronta.
Queste mie passeggiate, lasciano in secondo piano, musei, chiese e mostre (di cui troverete tutto, in 1000 siti web)  perchè sono volte a far conoscere la città. 
Luna piena tra le guglie (link foto, qui).
Itinerario n°1: un classico, le vie del centro.
Ve lo consiglio come itinerario diurno .
La Milano by night, è più suggestiva, in zona Brera e Navigli .
Siete pronti? Partenza da piazza san Babila (metropolitana rossa, n.1).
Percorrete tutto il corso vittorio Emanuele, sino ad arrivare in piazza Duomo.
Poco prima, se volete fare una sosta alla Rinascente, sappiate che all'ultimo piano c'è (oltre ai bagni, che servono sempre) una grande vetrata con vista guglie del Duomo .
Al piano -1 invece, potete bervi un coffee, in mezzo ai bei libri ed oggetti di design.
Galleria Vittorio Emanuele: a Natale si tinge di blu (photo, qui).
Arrivati in piazza Duomo (se non avete già fatto una capatina al suo interno, o sulle sue meravigliose terrazze) entrate in galleria Vittorio Emanuele, percorretela sino in fondo e troverete alla vostra sinistra, Piazza della Scala.
Proseguite dritto per via Manzoni. Qui solo negozi della "Milano bene"...
Via della Spiga, nel cuore di Milano (photo, qui).
... che proseguono con il loro trionfo, in fondo a destra, in via della Spiga.
520 mt di via pedonale, con oltre 70 marchi, di cui 69 inavvicinabili.
Ma è una bella via, che vale una visita.

In fondo a via della Spiga, svoltate a destra per corso Venezia, e dopo poco vi ritroverete in piazza San Babila.
Se proprio volete farvi del male, a 2 minuti c'è via Montenapoleone (via che a me non dice niente, ma se amate le griffe, a voi dirà qualcosa). Se la percorrerete tutta, vi ritroverete in via Manzoni dove c'è la MM 3 (metropolitana milanese, linea gialla).

Durata percorso: 1 ora, tirando dritti, senza alcuna sosta. Considerate le notevoli attrattive da shopping, raddoppiate o triplicate i tempi di percorrenza :-)

Itinerario n° 2: dal Duomo, verso Brera (forse il mio percorso preferito).
Piazzetta Mercanti, tra le mie preferite (photo, qui).
Partenza da piazza Duomo: con alle spalle la piazza, imboccate via dei Mercanti, ed a sinistra dietro ai portici, troverete Piazza Mercanti, con il suo pozzo, le sue volte e la sua storia (spesso set, di tanti film).
Piazza Cordusio, tra il Duomo ed il Castello (photo, qui).
Proseguite sino a piazza Cordusio ed imboccate via Dante, percorrendola fino in fondo.
Via Dante, pedonalizzata, con il Castello sullo sfondo (photo, qui).
A questo punto potete scegliere se proseguire diritto, attraversando il castello, nel verde di Parco Sempione (troverete anche la Triennale, sede di interessanti mostre, con una bella libreria e un cafè-bar, con sedie di design in vendita) o se svoltare in via Cusani, per arrivare al cuore di Brera.
Via Fiori Chiari, coi ciottolini, i bistrot e la poesia del suo nome (photo, qui).
Se avete optato per Brera, in fondo a via Cusani, imboccate a sinistra via Mercato.
Proseguite per via Madonnina e poi a destra per via Fiori Chiari.
Queste 2 vie pedonali, molto graziose anche di giorno, di sera si animano di cartomanti coi loro tavolini, di ambulanti folckloristici con le loro mercanzie, di negozietti aperti e di tanti localini caratteristici.
La geometria e la bellezza, di una delle tante facciate in zona Brera (photo, qui).
In fondo a via Fiori Chiari, arrivate in via Brera.
A destra troverete l'onomina pinacoteca, mentre se preferite passeggiare, andate a sinistra in via Solferino, sino ad arrivare in largo Treves. Prendete via Palermo...
Happy hour in Largo la Foppa, angolo c.so Garibaldi (photo, qui).
Corso Garibaldi, coi suoi negozietti particolari (photo Skymino, qui).
 ...che vi servirà come tramite per arrivare in Corso Garibaldi. Percorretelo tutto, tagliando per Largo La Foppa... 
Corso Como ed il suo viavai, di notte e di giorno (photo Skymino, qui).
La Terrazza ad entrata libera di 10CorsoComo (photo, qui).

...ed arrivando sino in Corso Como.
Non potete farvi mancare una visita al civico n°10, e se siete fortunati nel trovare aperta la terrazza, fateci un salto, che ne vale la pena.
Se amate l'home decòr e le varie cosine per la casa, a pochi metri, in piazza xxv aprile 12, c'è High-Tech (che solo per la location, merita un'occhiata).

Durata percorso: 2 ore abbondanti, tirando dritti, senza alcuna sosta. Ma può diventare tranquillamente, anche un itinerario da 3 ore e passa.

Con il prossimo post, vi mostrerò altri  percorsi.
Chiederei gentilmente, alle mie amiche meneghine (se lo volessero) di aggiungere nei commenti, le loro vie del cuore, i negozi da non  perdere etc. per fare diventare questo, un post di pubblica utilità :-)

 (...to be continued...)

martedì 20 novembre 2012

°*°Ode alla melanzana°*°

Le melanzane sono il mio ortaggio preferito.
Le amo in tutti i modi: alla parmigiana, con gli spaghetti alla Norma, fritte dentro il panino, nel vasetto gocciolanti d'olio...datemi una melanzana e farete di me, un donnino felice :-)
Sarà per questo che involontariamente, al mio portaocchiali è saltata fuori questa forma?
Per non parlare della qualità delle melanzane viola, che ha quelle striature e sfumature da farmi perdere la testa: spettacolare natura!
Comunque, sarà per questo o sarà per altro, a me la bustina portaocchiali mi è uscita così.
Tant'é.
L'idea in più, è aver pennellato quell'orrida chiusura a click°clack (color oro fintissimo), con gli smalti da unghie. Ora ce ne sono di tutti i colori, e te li tirano dietro a tutti i prezzi (questi, credo di averli pagati € 1.00 all'Oviesse).
Qualcuno avrà già notato, i fiorellini a crochet  sulla catenella dei miei occhiali.
Oramai mi sono rassegnata: non sarò mai una lady in tailleur e filo di perle.
Prevedo la mia futura terza età, con bastone da passeggiata color pink, e sciallettini multicolor ad uncinetto, sulla mia schiena ricurva.
Ad ognuno il suo. 

Saluti pink, con striature al profumo di melanzana :-)

lunedì 12 novembre 2012

Di carta macerata, di pensieri di giornata...

Carta. Frscccc, il rumore della carta strappata. 
Tanti piccoli pezzi. Frsccc, frsccccccc.
Elementi decorativi. Nessun rumore. Concentrazione e silenzio.
Un po' di questo, un po' di quello, meglio l'uno, o meglio l'altro?
Intanto comincio, poi si vedrà.
Pellicola, carta, pennello, colla. Splaf, splaf, splaf. Acqua e colla: cick, ciack.
Dipingo, cucio, distribuisco. Metto un po' di musica e cerco l'equilibrio delle forme.
Vedo un'idea concretizzarsi. Do, re, mi fa, sol. Note nell'aria.


Una. Due. Tre.
Da sole o insieme.
Mmm...da soli o insieme ? Non parlo di loro, parlo di noi.
Meglio soli ? Meglio insieme? Meglio star bene comunque.
"Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare (F.B.)".

Ma a volte chi si sceglie non ci vuole. Peggio per loro? Meglio per noi? 
O solo binari che prima scorrevano insieme e poi hanno preso direzioni diverse?
Chi si somiglia, si piglia? O chi si è pigliato, non ci somiglia più?
Qui di frasi e citazioni ce ne sarebbero molte. Ognuno peschi la propria, la faccia sua o passi oltre ascoltando musica e strappando carta.
Do, re, mi , fa, sol. Frscccccc, frsccccccccc.
Crrrr, crrrr, crrrrrr. Criptico post.

Io però, la mia idea ce l'ho : meglio insieme.
Ma ora non parlo di noi, parlo di loro :-)