giovedì 21 luglio 2011

°*°Tra un casello e un ombrelllone°*°


  Ho avuto la fortuna, di farmi un piccolo assaggio di vacanzina la settimana scorsa, in attesa della"mangiata vera e propria" che seguirà tra qualche tempo.
Anche quest'anno, nell'elenco della lista-vacanze, c'era il"passatempo da viaggio".

 
Come ho già avuto modo di scrivere, non soffro l'auto. 
Anelando sempre al tempo che manca, cerco di sfruttare i tempi morti del viaggio-code-ed attese del marito pipi-caffè-autogrill, portandomi avanti con qualche creazione che mi passa per la testa.

 
L'anno scorso, tra caselli autostradali, monotone giornate in spiaggia, e code di serate arzilla come un grillo, feci questa borsa...

Era il mio primo tentativo di freeform, molto free e molto freack :-)
Poi ho cominciato a dirmi che a 45 primavere suonate e scoccate, forse ero un po' troppo eccessiva, a gironzolare allegramente con tutti quei colori addosso.
Ho temuto che mi si scambiasse per una versione femminile di Alberto-Camerini-l'-Arlecchino-rock, e ho battuto in ritirata (ma solo un poquito) ;-)

Comunque, come sta o come non sta, ho disfatto, parzialmente, la  creazione di una blogger francese (era uno scialle) per integrarlo con altre parti crochettate da me.
Ci vorrei tirare fuori, un golfino per la mi-figliola.
La foto, appena qui sopra, e quella appena qui sotto...

... mostrano parti di smembramento, dello scialle in questione.
Non me ne voglia la blogger, ma è una cosa che ho ordinato e pagato e mi sembrava più giusto ridarle nuova vita, piuttosto che lasciarle fare le tarme nell'armadio :-)

Invece questo, è l'inizio di un altro lavoro. Ci sarà modo di parlarne :-)
Ora, buon solleone a chi è già in vacanza, buone energie a chi dovrà lavorare, buena suerte a chi cerca un posto di lavoro o è in attesa di una risposta.
In ritardo di un mese ... buona e gioiosa estate ;-)

sabato 16 luglio 2011

Il sassolino nella scarpa.

Questa ghirlanda di pesciolini, fatta ritagliando le spugne multiuso, è il mio ultimo progetto, per la scheda creativa di Dolce Attesa (mensile di maternità) ora in edicola.
E' con gioia, che passo il testimone ad una creativa talentuosa, che già conoscerete: Roberta Rosi.

 Questo è il suo progetto di esordio con la redazione...


 ...e, questi suoi raffinatissimi paper flowers, sono quello successivo!
Tornando un attimo a me, ci tenevo in particolar modo a ringraziare questa redazione: puntuale nei pagamenti, rispettosa nel valutare un compenso al lavoro creativo svolto, e sempre sollecita a rispondere a mail o, qualsivoglia problema.
Da qualche tempo, si sta diffondendo, quella che reputo una brutta usanza in campo editoriale.
E, cioè, il mettere in piedi riviste, con materiale concesso gratuitamente da hobbyste.
Meglio ancora, se hanno anche un blog.
Così gli editori, oltre ai progetti a costo nullo, hanno pure il traino della pubblicità all'interno dei blog, di chi ha creato il lavoro per loro...prendon 2 e pagan 0 !

Ognuno è ovviamente libero di fare le proprie scelte, ma certo è, che questo modo poco professionale (permettetemi di dire, da parte di ambo le parti) ha completamente rovinato il mercato di decoratori e creativi.
Io ho lavorato per diverse testate, ed ho avuto la fortuna, di schivare per tempo, vane promesse e buchi economici. Anche perché, come un mastino, mi sono attaccata al mio osso e non l'ho mollato finché non mi è stato dato ciò che era stato pattuito.
Ma ho l'amaro in bocca per amiche che aspettano ancora una risposta dall'ennesimo sollecito, e per chi si è fatto abbindolare da tanti giri di parole.

Cara redazione di Dolce Attesa, un plauso ed un inchino a voi, perle sempre  più rare in questo mondo di squali, persone irrispettose ed opportunisti.


Olà...ora, senza sassolino, cammino meglio
(tutte le foto, sono di Rossana Mungai).

mercoledì 6 luglio 2011

I sogni son desideri? Io, sogno così :-)

Nel precedente post, parlavo di quanto io svolazzi con la mente, mentre creo qualcosa.
Da tempo, ho un sogno ricorrente, realizzabile solo con un'entrata piovuta da qualche lotteria o da uno zio d'America di cui non mi risulta esistenza.
Se devo sognare, lo faccio in grande, ed oggi lo farò ad alta voce, rendendovi partecipi.
Lo scenario è la mia Milano, che seppur criticata da alcuni, io trovo stimolante e piena di begli angoli, come il Pink Pavillion della foto sopra.


Chi ha avuto modo di visitare 10CorsoComo, sa che è una location affascinante, con bellissimi spazi versatili: show-room con abbigliamento ed accessori glam, libreria cool, spazi espositivi, longue-bar, etc.
E...un dettaglio non trascurabile, è che è situato in un punto strategico della città.


Torniamo al mio sogno ad occhi aperti: immagino di smantellare 10CorsoComo, da commessi ingessati ed abiti inavvicinabili e farlo diventare uno spazio polivalente per craft addicted.
Nell'ordine: al piano terra, un enorme open-space ridondante di stoffe, bottoni, feltro, perlotte etc.
M'immagino, mentre m'aggiro, tra quei materiali ispiranti, tutta tempestata di pompon in ogni dove!
E mi vedo mentre faccio la spola, tra quello spazio, e quello attiguo, che sogno pieno di grandi tavoloni conviviali per momenti creativi di gruppo.


Al piano sopra lascerei la bella libreria con quelle belle pagine traboccanti d'immagini e d'ispirazioni a tutto tondo.
E manterrei anche gli spazi bianchi, adibiti a mostre, per esporre perle artistiche di anime talentuose, come quella dell'adorabile Tiziana.
Lo splendido terrazzo, lo sfrutterei per corsi e dimostrazioni, tenuti da chiunque abbia voglia di condividere o insegnare qualcosa
(e trasformare così 10CorsoComo in 10CorsiSono!).

Naturalmente non mi priverei della zona bar, che vedo più come una bella tecoteca, con mille spezie per ogni gusto ed un vasto assortimento di macaron giusto per stare, anche un po', sul filo-parigino :-)

10CorsoComo è famoso anche per le 3Rooms: 3 stanze arredate solo con pezzi di design, a prezzi improponibili.
Io le farei diventare 3StanzineCreative pronte ad ospitare bloggers o crafters venute da fuori Milano, liete di unirsi alla taca-banda-creativa.
Naturalmente ai pezzi di design, sostituirei pezzi creati, scambiati o donati, dalle creative di passaggio o da quelle sempre presenti con a me, a farmi compagnia.


Vedo un angolo di pouf, chaise-longue ed avvolgenti poltrone per il cicaleggio libero o per il puro relax.
Immagino questa location, come qualcosa di molto surreale.
Non mirata al suono del registratore di cassa, ma come un luogo d'incontro e condivisione di gioia e creatività.
Un posto molto free, e forse molto freack, con le carte di credito fatte col fimo da FataNostra e le banconote rifinite con le stoffe di Kaffe Fasset e passamaneria a pompon.

E m'immagino Miss Sozzani, strapparsi tutti i suoi ricci°capricci, perchè dal giorno dell'inaugurazione, tutte le copertine saranno solo per noi !
Ma prego, cara-guru-Franca, c'è posto anche per lei ;-)
Oh yesssssss!