Ed io oggi, tratterò il mio blog, proprio come fosse un diario: raccontando un fatto personale. Ci sono episodi che segnano, che formano, che restano indelebili nella nostra memoria.
Io, come tutti, ne ho più di uno.
Torno indietro a quando 25 anni fa, lavoravo free-lance come illustratrice.
Un amico, un venerdi sera, mi chiamò nel panico perché aveva bisogno che lo aiutassi a colorare delle tavole ad ecoline (inchiostri colorati). Doveva consegnarle il lunedi.
Mi chiese aiuto, aggiungendomi la frase sappi però, che c’è poco budget. Non m’indicò la cifra. Ma, in quel momento, la mia preoccupazione era di fare un buon lavoro per aiutarlo. Lavorai tutto il sabato, quasi tutta la notte e la domenica.
In una mano il pennello e nell’altra, a malapena, un pezzo di pane. Non c’era tempo per mangiare, non c’era tempo per dormire.
Ce la feci ad ultimare il lavoro: ne ero soddisfatta. Nell’andare a consegnarlo, pensai a quanto potesse corrispondere quel poco budget. Pensai al valore effettivo, di quelle illustrazioni sul mercato, tolsi una buona fetta e ne dedussi che avrei preso 200.000 £ire, si e no.
Arrivo dall’amico, mostro le illustrazioni, e finalmente lo vedo radioso: il lavoro andava benone e avevo tolto lui dall’impasse. Mi disse quanto vuoi? Ed io ma come quanto voglio? Avevo capito che c’era un budget definito.
Lui: ti vanno bene QUATTROCENTOMILALIRE ? Ed io - nella mia ingenuità, e nella convinzione di parlare con un amico - come no, io pensavo di portarne a casa 200.
Lui: ti vanno bene QUATTROCENTOMILALIRE ? Ed io - nella mia ingenuità, e nella convinzione di parlare con un amico - come no, io pensavo di portarne a casa 200.
Lui tirò fuori il libretto degli assegni, e mentre lo compilava disse quindi a te stanno bene 200? Io restai muta, un po’ interdetta e pensai: te l’avrei fatto anche per 1000 £ire, dato che eri in difficoltà... ma se ce sono a disposizione QUATTROCENTO ed ho lavorato 40 ore su 48, perché ti devi tenere la nia metà, brutto fetente di uno?
Cosa c’entra questo libretto con questa storia? C’entra.
Restai così di sasso, senza dir nulla, forse abbozzando un segno della testa che poteva sembrare un si. E lui, sull'assegno, scrisse DUECENTOMILALIRE.
Cominciai a capire, che le persone non sono tutte come le immaginiamo.
Cominciai a capire, che le persone non sono tutte come le immaginiamo.
Settimana scorsa, una fanciulla, mi ha ordinato 3 pdf, usufruendo del 30% di sconto, legato al post. Non so perché, facendo i miei conti, il totale risultava di € 26.60.
Le scrivo: dammene 25.00 e beviti un caffè alla mia salute.
Lei mi risponde (a bonifico già fatto): poiché il mio totale era di € 28,00, quello ti ho bonificato.
Ci sarete arrivate da sole, al parallelo che sto per fare: un amico (?!!!) si trattiene metà del mio guadagno con una sfrontatezza inimmaginabile ed una fanciulla che neanche conosco, dopo che io le indico una cifra, me ne dà comunque di più.
Questa Moleskelenita adornata, è il mio grazie a lei: non per le tre euro in più che mi ha versato, ma per la sua signorilità e per aver dato valore al mio lavoro.
Oltre all'episodio sopracitato, ne avrei almeno un’altra decina dello stesso tenore, da raccontare. Ma ve li risparmio.
Aggiungo solo, che anche ai miei esordi in mondo blog, ho preso una sòòòla mai vista, da un gruppetto di amiche crafter.
Quando incontro chi sa capire ed apprezzare il tempo che ci vuole, per fare le cose che faccio, spalanco loro il cuore. Quando incontro le sanguisughe, le parassite, le succhiasoldi, i piranha, gli squali, gli opportunisti, gli scrocconi, mi sale la nausea.Tiro giù la saracinesca e tiro su la cerniera al cuore.
-Se passavate di qui, per un po' di buonumore, sorry, non è sempre domenica-
(Grazie Sara.
Tu non lo sapevi, ma hai fatto un piccolo gesto, che per me significa molto).