venerdì 11 settembre 2009

Lana cardata: il ritorno°*°


Complice il caldo ed altri argomenti che hanno avuto il sopravvento...


...è da un po'che non dedico un post alle creazioni in lana cardata.


Nessun problema, rimedio subito.


Questa selezione di lavori
sono opera di Wool it be, e hanno catturato
il mio occhio per la pulizia delle forme, per i colori scelti...



...e per il mio amore per feltro e lana cardata!

Ps: in molte mi chiedono la differenza tra feltro (tessuto), pannolenci e lana cardata.
Quando lavoravo per il mio libro (Feltro e pannolenci) lo chiesi a molti rivenditori. La risposta unanime è stata: non c'é differenza.
Il pannolenci (come ho saputo da Gloglo nei commenti di questo post)
prende il nome dalla ditta Lenci,fondata a Torino nel 1919 da Enrico ed Elena Scavini. Il nome deriva dal soprannome di Elena poi trasformato in acronimo Ludus Est Nobis Costanter Industria (il gioco è la nostra ricerca continua)...
La parola feltro, invece, fa più tendenza.
E negli ambienti di design, ultimamente è molto in auge.
Tutt'altra cosa è la lana cardata, che si presenta sotto forma di matasse di lana da cardare (appunto) e la cui lavorazione avviene tramite acqua calda saponata o punzecchiature con appositi aghi.
La lana cardata, dopo essere stata lavorata, diventa feltro (non tessuto).

Ma qui lascio la parola alla maestra Giulia e a tutte voi che vorrete aggiungere qualcosa...

48 commenti:

  1. Belle da vedere queste creazioni...ma come si fa ad indossare una collana di lana cardata? Mi basta guardare l'immagine e mi si arrossa il collo, si riempie di bollicine ed il prurito si diffonde in ogni cm quadrato della pelle °_°

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  2. Anche io come l'amica Cico sono già qui con pustole purulente al collo.... Ma devo dire che la lana cardata mi piace tantissimo da vedere. Le forme che si possono ottenere, le sfumature, gli abbinamenti sono straordinari. Citi Giulia che è una vera maestra ed io mi rammarico di non poter acquistare una delle sue meravigliose creazioni perché non potrei nemmeno toccarla. Che peccato! Pensavo affrontare lunga terapia Freudiana per superare sto fatto, ma temo di non potermelo permettere per diverse ragioni. Peccato! Ma sappi, sappiate, che ammiro moltissimo i lavori realizzati con questa tecnica!!!
    Whatever, ma gliene frega a qualcuno??? Immagino di no ed è giusto così. Ma ogni volta che arriva l'autunno e vedo spuntare magnifici cappelli, stole, borsette, giacche, babbucce ed altro in lana cardata io comincio a soffrire ed ammirare!
    Un baciottolone di buon inizio (per te prosequio) di giornata. Bisly

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  3. ...e poi c'è chi come me particoalrmente fortunata perchè vive nella terra del feltro e della lana cardata!
    Amo l'Alto Adige anche per questo...
    qui si tengono corsi anche per bambini per insegnare a lavorare la lana e il feltro e i cappelli e le calde pantofole la fanno da padroni!
    ...quindi come potrebbero non piacermi anche le collane???.... e per il prurito basta indossarle con una leggera dolcevita ... e il problema è risolto!

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  4. Grazie Elena per le immagini e le precisazioni sulle differenze di questi materiali duttili e meravigliosi.
    Il braccialetto lo trovo delizioso, come pure il porta frutta con le mele, il girocollo, forse perchè non è ancora freddo, dà anche a me un senso di fastidio pruriginoso.
    Buona giornata xxx Rosi

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  5. Belle le cose che hai postato, semplicemente esaurienti le spiegazioni... però anch'io al solo pensiero della collana inizio a grattare! (non mi escono pustole od altro però ...).
    Da dire che, anche se ho delle cose in lana cardata (2 anni fa ho fatto un corso); borsa, cappello ... bisogna anche stare un po' attenti con che cosa si indossano: i manici grigi della borsa perdono tutti i pelucchetti sul cappotto nero ;-D (perciò niente collane chiare su dolcevita scuri! ;-D )... per il cappello invece ho risolto foderandolo all'interno con della stoffa di cotone leggero (... ma con i primi freddi ve lo farò vedere!). ...volevo essere sintetica, ed invece.... :-D Bacioni Elena bella...

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  6. Molto belle queste creazioni dall'aspetto essenziale, ma ravvivati da dei colori intensi. Mi piace molto il porta frutta bellissimo sia per forma che per colore. I gioielli sono bellissimi, ma anche per la mia pelle difficili da indossare, possono comunque fare bella mostra di se come complemento d'arredo.
    Baci
    Beatrice

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  7. precioso todo tu trabajo como siempre....Besitos..MUAK

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  8. Io A.D.O.R.O. il feltro!!! Lo adoro... la lana cardata è molto bella da vedersi, ma non l'ho mai lavorata... queste creazioni sono bellissime... =) Lena

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  9. io le collane non potrei mai portarle ma qmi circonderei di questi originali oggetti per la casa mi fanno impazzire i colori e le sfumature baci giu

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  10. Cara Elena, ormai ti seguo da tempo anche se non sempre lascio commenti. So che mi attirerò l'ira delle tue fan, ma sono una persona pignola. Il panno lenci non deriva dalla famiglia Lenci, ma è fondata a Torino nel 1919 da Enrico ed Elena Scavini. Il nome deriva dal soprannome di Elena poi trasformato in acronimo Ludus Est Nobis Costanter Industria (il gioco è la nostra ricerca continua).
    Anche sul link che segnali tu si parla di ditta Lenci e non di famiglia.
    Detto questo sei sempre la mia preferita!

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  11. Meno male che sono pignola! Mi sono mangiata un pezzo di commento. Così imparo!

    Volevo dire che il nome non deriva dalla famiglia Lenci, ma solo dalla ditta Lenci.

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  12. ci sono creazioni molto belle, ce ne hanno dei colori fantastici

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  13. Io a differenza di altre amiche del blog,a fine agosto inizio instancabilmente a fare l'uccello del malaugurio ("cucco" in siciliano:) )sperando di vedere cadere come per magia da un momento all'altro foglie arancioni dagli alberi,di poter fare delle belle camminate sulle pendici dell'Etna (possibilmente non in attivita' eruttiva per evitare effetto "pelle cardata"..ih..ih)e di indossare maglioncini e quant'altro ricordi l'arrivo dell'autunno...Quindi "concludendoo" viva la lana,viva i colori,viva il freddo,viva il the'caldo abbasso la pelle sudata, la sabbia nelle mutande,i condizionatori a palla,........fermatemi....Puo' bastare??

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  14. Io la lana la preferisco non cardata, devo essere sincera, ma è comunque fantastico vedere le mille applicazioni di questa tecnica attraverso le tue parole e spiegazioni. Sempre un piacere leggerti!
    Mua, mua, e mua!
    Sara.

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  15. Eh, si, si vedono in giro creazioni stupende realizzate con questi materiali, e anche se pure io sono una che a toccarle un po' rabbrividisce, mi piacciono così tanto che "resisto"...^_^
    Un baciotto sfioccato&scardassato ^_^
    Tatti

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  16. bella ma faticossissima la lana cardata..ne ho un sacchetto lì e l'unica cosa che ho fatto palline..e dopo averle finite avevo le mani a pezzi..però i risultati che si ottengono sono veramente spettacolari come le collane o le spille. Giulia è una maga!
    bacioni
    roberta

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  17. Oltre ad essere una creativa di alto livello sei un'eccellente catturatrice di meravigliose creazioni inedite che fanno tanto bene al cuore! Brava Elenita!

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  18. Queste creazioni sono bellissime davvero! Anche io adoro il feltro e la lana cardata e mi diverto a creare palline, cordini, collane, bracciali, orecchini... che poi sfoggio in ogni stagione, o piazzo ad amiche e conoscenti!!! Ti lascio l'indirizzo del mio blog e ti aspetto per tutti i meravigliosi consigli che potrai darmi!
    http://ilgattomammone.blogspot.com/
    Ciao!
    Silvia

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  19. Uh che bel post colorato, come sempre del resto! Il mio preferito è il panno lenci, perchè facilmente lavorabile, ritagliabile e cucibile ^_^ La lana cardata, come gi qualcuno ha detto bisogna di pazienza e fatica, ma credo anche di tempo, che non ho, e di spazio (non ho neppure quello eheh) per lavorarla con comodità. Poi io avrei difficoltà a indossarla non per l'idea pruriginosa ma per il fatto che non saprei proprio come abbinarci i vestiti, sono una frana in queste cose eheh. Comunque vorrei dire che molto popolarmente, il panno lenci di solito si riferisce al feltro più sottile, quello da uno,due millimetri. Di solito quando si chiede il feltro nei negozi, si intende quello spesso e rigido, adatto ad essere tagliato per fare borse o altri oggetti più consistenti. Poi in realtà cambia solo lo spessore e in certi casi anche la qualità.. non tutti i panni lenci/feltro sono uguali! :)

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  20. saranno anche la solita cosa ma il pannolenci spippola di brutto in confronto al feltro!
    Gloria è bravissima, stupende palline e collane!

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  21. Bellissime selezioni, come sempre :-)
    grazie dei link Elena :-)
    bacio,
    Laura

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  22. j'aime beaucoup les colliers c'est super beau sur un cou! je viens de poster ce matin ton chapoFREEléna j'ai trop hâte de le voir sur ta tête;) bisous se fut un plaisir

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  23. Anch'io, appena arriva un pelo più freschino, riprendo in mando feltro, lana e lanetta. Ne ho una vogliaaa :)
    grazie della bella selection di idee e immagini!
    Francesca
    **°**

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  24. sono andata sul sito e c'è oltre alle foto che hai pubblicato anche un fiore bellissimo....prima di iniziare con il cucito navigavo sempre per "feltro e lana cardata" così ho trovato te...grandissima artista e splendida persona!ciao ale

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  25. Grazie Gloglo per la precisazione!
    Ho modificato il testo del post.
    E poi adoro le pignole, le precise e chi può insegnarmi qualcosa.
    Non ti attiri nessun'ira da nessuno, perchè tutte sanno che non sono un
    Essere Superiore, ma una, esattamente come voi.
    E sarà sempre il benvenuto, chi ha qualcosa da insegnare, da aggiungere e da condividere.

    Ora vado a coprirmi di lana cardata dalla testa agli alluci...
    in barba alle pustole virulente!

    Che deliziosa immagine...

    ;-)

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  26. Guardo tutte queste meraviglie e penso a quanto vorrei possederle e quanto mi piacerebbe saperle fare!
    :-)
    Petronilla

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  27. meno male che non c'è differenza, perchè pure io non c'avevo capito granchè!!!
    son d'accordo con Cicoria e Fata, non sopporterei quelle collane al collo, nemmeno col dolcevita, anche perchè io ODIO il dolcevita! però sono belle da guardare nei colli altrui :D :D :D
    a me la lana cardata piace un po' meno del feltro "industriale" (chiamiamolo così) perchè mi da' un'idea di organico (perciò a volte mi fa un po' senso) e non finito... ma queste sono manie mie, di una pazzarella con delle fisse e problemi psichici ;P
    tuttavia i lavori di Giulia mi fanno superare questo empasse :D
    un bacione

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  28. io osservo, incantata, per quelle forme e quei colori... stupendi. quella collana azzurra starebbe benissimo al mio collo ;)

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  29. io sono una di quelle che si metterebbe anche le mutande in feltro :-) beh magari le mutande proprio no... però amo sentire la lana sulla pelle!!! ho in mente di farmi un bel giaccone in feltro, partendo naturalmente dalla lana cardata!! non so perchè ma ogni volta che lavoro la lana mi piace fermarmi e buttarci dentro il naso... ha quel profumo che è fantastico...
    caso strano avevo in mano ferri e lana (eheheh) e devo finire un paio di moffole entro domenica, sarà bene che torni al lavoro!!

    ciao elisabetta

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  30. Quel portafrutta!
    Lo adorooooooooo!!!

    Un salutino, buon weekend e bacini...!

    Ma come faccio a trovare Milleidee...? uffa! l'ho cercato in tutte le edicole del paese e su google non lo trovo... (imbranata io, mi dai una mano, please...?!)

    polepole

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  31. Ma che onore! Sono stata chiamata in causa più volte! Bè, care amiche devo proprio ringraziarvi. Puntualizzo anch'io:
    come giustamente dice Elena, la lana cardata è quella che con un lungo procedimento (ma divertentissimo, quasi magico)si trasformerà in feltro. Va detto, però, che di lane ce ne sono di vari tipi: un pò ruvide e robuste che si adoperano per arredamento o capi che non vanno a contatto della pelle, e morbidissime, molto piacevoli al tatto. Queste sono le lane merinos molto usate in abbigliamento e, appunto, nelle collane. Niente pruriti o bolle, quindi ma...dolci carezze.
    Evviva il feltro!
    Giulia

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  32. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  33. YOUR WORK IS STUNNING
    so glad we popped in for a visit...

    mona & the girls

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  34. a me era stato detto che il pannolenci e' sintetico e non lavabile, il feltro ha la lana nella composizione, e' piu' costoso e puo' essere lavato senza problemi....insomma....mi hanno raccontato delle cavolate...ma va bene lo stesso, e' bello scoprire ogni giorno cose nuove...:)
    Grazie per le bellissime immagini!

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  35. Beh, visto che si parla di feltro vorrei dire qualche cosa anch'io vi pare???

    Vorrei innanzitutto spiegare la trafila della lavorazione della lana. La pecora viene tosata, normalmente due volte l'anno, in primavera e in autunno. Poi la lana viene lavata (a mano o con macchinari industriali) dopo di che viene tinta, se é il caso, con colori naturali o chimici. Poi si procede alla cardatura con delle macchine apposite chiamate cardatrici. A questo punto si ottiene la lana cardata e da qui si parte poi per la filatura, alla quale segue poi la lavorazione a maglia, oppure alla lavorazione del feltro sia fatto a mano che industriale.

    Ma facciamo un po' di chiarezza nei termini:

    - Panno lencio (o feltro industriale): si tratta di un panno (non tessuto) che viene fabbricato in modo industriale partendo dalla materia prima che é la lana cardata, la quale viene infeltrita in modo meccanico con delle macchine ad aghi appositi che, salendo e scendendo infeltiscono la lana. Il feltro industriale si trova in commercio in diversi spessori e tanti colori.
    Esiste anche un tipo di panno ricavato da materie sintetiche, quello che si usa per i lavori manuali con i bambini, tanto per intenderci.

    - Lana cardata: é la materia prima che ci permette di avere il feltro. La lavorazione a mano avviene con acqua calda e sapone (il calore e il movimento fanno infletrire la lana: chi non ha mai lavato un maglione che poi andava bene all'orso di peluche???) oppure con degli appositi aghi (come quelli delle macchine per il feltro industriale), che ci permettono di ottenere un feltro più morbido e meno "resistente". Ci sono tanti tipi di lana e normalmente per le collane, le sciarpe e gli oggetti che si portano direttamente sulla pelle, viene usata la lana merino, proprio per evitare tutti i problemi da voi elencati.

    - Lana cotta: questo tipo di "feltro" non é altro che un filato di lana lavorato a maglia (o tessuto) e poi infeltrito successivamente.

    - Feltro: tessuto non tessuto ottenuto dalla lavorazione della lana cardata

    Perciò alla fine si può dire che gli oggetti finiti NON sono di lana cardata ma di feltro, panno lencio, lana cotta.

    Mi scuso se mi sono dilungata, ma vista la confusione vale sicuramente la pena fare chiarezza.

    Vi abbraccio tutte!!!

    Claudia

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  36. ...bentornata lana cardata...
    se ne sentiva la mancanza!!!!
    bellissima da vedere, difficile da indossare (vedi allergiche!!!), accontentiamo l'occhio, dai....
    un bacio
    Milvi

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  37. ciao cara, grazie per aver sciolto definitivamente questo amletico dubbio. lo sospettavo ma non avevo avuto conferme. a presto, matilda

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  38. Mia cara Elena,
    come al solito i tuoi post suscitano l'interesse di molti e anche divertenti chiaccherate.... blablabla...!
    Tutto molto carino e piacevole, a volte mancano proprio il the e i pasticcini...!
    Le creazioni che hai scelto sono davvero belle e ammiro molto chi riesce a plasmare questo materiale così magico con risultati così originali...
    La lana cardata è la mia preferita, perchè è naturale, morbida con colori delicati, ma anche brillanti e nonostante la faticosa lavorazione, da tanta soddisfazione (mi è uscita anche la rima...)!
    Ho avuto una maestra fantastica, Tiina Arrankoski, la cito perchè la considero una pioniera di questo materiale/tecnica ed è una donna piena di energia e molto creativa, che è riuscita a trasmettermi la passione di lavorarla e di insegnarla...
    Un bacione grande,
    Elisa

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  39. Ciao Elena, per me, che soffro il caldo, questo post è come richiamo dell'autunno (o inverno, se vuoi) :D. Si, si, si parliamone!!! Scherzi a parte, le immagini sono molto belle. Il cesto di frutta dolcissimo.
    Io chiamavo tutto 'feltro' e mi fa piacere scoprire che non ho fatto poi una pessima figura :D!!!
    Buon fine settimana, baci, Goga

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  40. bellissimi questi lavori e interessante la disquisizione che ne deriva dai termini tecnici! Tanto io non sono una del mestiere e dico "Ah si? è feltro, panno lenci...che meraviglia!" Scherzi a parte sono incredibili certe creazioni, non sembra vero cosa tutto si può realizzare e che colori!
    Ciao , cara il post è interessantissimo comunque!
    Un caro abbraccio, a presto!

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  41. Che opere stupende! Che colori!Fanno venire voglia di fare e infeltrire e insaponare...ma soprattutto di indossare!!! Baci baci

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  42. così non vale però!
    tu e la bislacca ci presentate lane calde e accoglienti e il tempo meteorologico vi segue a braccetto.
    io rivoglio il bel tempo tiepido e il solicchio settembrino.
    ecco!

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  43. Wow quanti contributi preziosi a questo post... E se iniziassi ad amare questo materiale chi potrebbe biasimarmi... Mi sottopongo a sedute di ipnosi, ho deciso!!!

    Grandiose le spiegazioni di CLAUDIA e gloglo, brave per il tempo che si sono prese per tutte noi. E brava a te che hai dato, come sempre, il LA!!! Quel magico la che solo tu sai dare! Tua Pippa Carampana che ancora non lavora la lana (cotta)

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  44. Your blog keeps getting better and better! Your older articles are not as good as newer ones you have a lot more creativity and originality now keep it up!

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  45. Ciao, sono una punzecchiatrice instancabile di lana cardata,sono entrata nel tuo sito e ne sono ENTUSIASTA!Mi sono specializzata nella creazione di fate,folletti,animaletti,i tuoi sono lavori magnifici,hai voglia di visitare il mio blog?Per farlo passa da:le perline di Renata e mi trovi...Sono sotto la foto di una delle mie fatine...Grazie! MAGU

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    1. Se cerchi aghi per infeltrire mandami una mail. Ti farò prezzi super scontati.

      teresuardi@alice.it

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  46. Come faccio a fare i capelli alls mia banbola con kana cardata

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Siete sempre molto gentili a venirmi a commentare, perché ora io quel tempo per farlo nei vostri blog, non l' ho più e me ne dispiaccio. Per cui il sapere che i vostri commenti siano disinteressati, e non mirati ad avere risposte in cambio sul proprio blog, dà ancora più valore al tempo che mi dedicate. Grazie di cuore. elenita