martedì 26 febbraio 2013

Riempirsi, svuotarsi, ricaricarsi.

Tempo fa, un'amica blogger mi disse ma non ti dispiace separarti dai tuoi art-journal, quando li finisci?
Ve lo posso confessare? Già lo feci  a suo tempo con l'amica... io, quando finisco un art-journal o art-organizer che sia, non lo sopporto più.
Ho proprio il bisogno fisico di allontanarlo da me, perché l'ho avuto troppo tempo sotto gli occhi.
Ho bisogno che tutto quel cumulo di matassine, pompon, fiorellini, arzigogoli, gingillini e pirulini che accatasto sul mobile nel periodo di lavorazione (generalmente un mesetto), mi sparisca dalla vista.
 
Certo, se potessi riavere qui per un attimo, tutti i miei journal stoffosi, sarei felice di riaccarezzarli, rivederli e poterli toccare nuovamente.
In ognuno di loro, ci ho messo tanta anima e tanta passione, per questo forse, alla fine mi sento prosciugata, ed ho bisogno di allontarli da me.
Il giorno che segue, la consegna di un lavoro (mi capitava anche ai tempi in cui illustravo libri e magari facevo le notti dietro alle ultime tavole da colorare), ho bisogno di andare in giro e riempirmi gli occhi di altro.
Mi basta un giorno per ricaricarmi per poi tuffarmi nuovamente nel mio mondo handmade.
Nel prossimo post, mostrerò questo art-journal nella sua interezza.
Mi ha tolto tanto. Mi ha dato tanto. 
Santa creatività, grazie di esserci nella mia vita.
Poter far confluire, la nostra energia, in qualcosa che ci anima in modo positivo è indubbiamente arricchente. 
Ed è bello, dopo uno svuotamento, sapere che presto si sarà travolti da una nuova onda.
(Splash!)

martedì 12 febbraio 2013

ColoreBuonum:-)re

Paginetta textile per un nuovo progettino.
A volte si resta stupiti, nell’apprendere di essere artefici involontari di qualcosa. Io devo ringraziare questa esperienza via blog, per più di un motivo.
Ma oggi mi soffermerò solo su uno di questi.

Lavori in corso: frammenti di un art-organizer
E cioè, il piacere che mi fa (e che tutt’ora mi stupisce) nel sentirmi dire spesso, che i miei lavori trasmettono allegria.
E mi stupisce ancora di più, averlo letto ancora di recente, dato che non sto passando un momento felicissimo e credevo questo in qualche modo trasparisse dalle mie ultime cose proposte.

Prima dell'assemblamento, paginette a briglia sciolta.
Naturalmente posso solo essere felice che così non sia, ma anzi sapere che involontariamente trasmetto del buonumore, può solo darmi gioia.
Per questo da qualche tempo, sto lavorando ad un libro-raccolta, dal titolo
(appunto) ColoreBuonum:-)re.
Sto raccogliendo ciò che ho fatto in questi ultimi anni, catalogando i miei lavori per tecniche e scrivendo aneddoti legati al momento di alcune creazioni, annotando ricordi etc.

Step-by-step dell'ultimo art-organizer.
Poi, per non annoiarmi troppo, sto finendo la commessa di un art-organizer che sto steppando passo-passo, dato che i pdf nel mio shop, sono oramai un po’ datati.
In tutto questo è più di un mese che mio fratello mi chiede di orlargli una tenda, e mio marito è due mesi che vuole l’orlo ad un paio di calzoni.
A me l’orlo mette tutto fuorché il buonumore...ma se c’è chi sa trasmettermi come farli in modo allegro, mi precipito all’istante.
Anche cucire i bottoni: se devo farlo su una camicia, o su un golf...dupalle così, ma se devo appicciacarli sulle mie stoffine colorate, è tutto un altro cucire.
Questione di prospettive, o solo questione di colori... :-)

domenica 3 febbraio 2013

Torno prolissa: ghirlanda, spilla, collana, intervista...e mappazza sul final!

In genere, quando mi chiedono una ghirlanda-nascita, le tinte richieste, sono...
...i colori pastello sul rosa e lilla, per la bimba, e gli azzurrini e violettini polverosi...
...se il nascituro è un maschietto.
Per cui, mi ha fatto felice, ricevere una richiesta fuori dal coro...
... in cui le tinte predominanti, dovevano essere il fucsia, il verde acido ed il turchese.
E così, ecco fotografata la ghirlanda dalle cromie accese, prima di essere confezionata e spedita.
Tornando invece ai miei bijoux, che è da'n po' che non mostro, ecco un insieme-textile, che dapprima doveva essere una spilla...
 ...e che poi è stata declinata in collana. Pur preferendola in questa veste, è tornata ad essere una spilla. Ancora mi chiedo perché :-( !
Questa mia faccetta è per segnalarvi una cosuccia sulla quale generalmente sorvolo (tranne un paio di casi). E cioè, vi segnalo una mia web intervista. La promuovo per due sole ragioni: il blog che la ospita si chiama Handmade ed a noi, l'handmade ci piace assai.
La seconda ragione, sta nella mia 3° risposta data. Metto ancora una volta allo scoperto tutte le carte sul tavolo. Ovviamente ognuno è libero di dire e far credere ciò che vuole. Solo che quando leggo certe interviste di creative, di cui ben conosco gli scheletri, dipingersi per quello che non sono, credo che sia bene cominciassero ad essere più sincere.
Anche perché, possiamo raccontarla su al mondo, ma ad ingannar se' stessi, non je l'ha fatta ancora nessuno.
Ed allora tanto vale mostrarsi per quello che si è e si fa, senza voler far credere grandi successi e carriere inesistenti o cose molto più grandi di quello che sono in realtà.
Dopodiché tant'è.
Ho mappazzato un po' sul finale, ma d'altronde quando una fanciulla è in pre-ciclo, le è tutto permesso :-)
Ed io sono proprio nel clooooooou! 
(psssst: la mia intervistina qui).