martedì 26 giugno 2012

Capelli, saluti e baci.

Cià, va là che ci piazzo qualche mio bijoux textile, se no non riconosco più questo blog come mio.
Fammi giusto postare due collane prima che facciano le ragnatele, dato che oramai hanno qualche tempo...
E siccome avrei già esaurito argomenti e foto, non essendo più abituata a post brevi, mo' vi aggiorno sui miei capelli (interessantissimo vero?) :-)
 
Due anni fa, avevo questa simpatica zazzeretta, modello brunetta dei Ricchi e pppoveri.
Comodissima per i miei orari, e per i miei capelli ricci e ribelli...

Spesso l'ho occultata con cappelli di ogni foggia ...

...con cordini giapponesi che mi facessero da extension...

...con mix colorati grazie ai prodigi di photoshop, e via così.

Poi, come dico sempre nei discorsi alti con le mie amichette, ci sono 2 tipologie di donne: 
quelle che per 50 anni tengono sempre lo stesso taglio (vedi Ornella Muti) e quelle che dopo un po' si rompono (vedi Elena Fiore).
Pur trovando molto più pratici ed adatti alla mia stupidera i capelli cortissimi...
...ho cominciato a farli crescere, perché mi stufavo troppo della medesima faccia riflessa allo specchio ogni mattina. Qui naturalmente sono phonati, piastrati e lisciati...

 ...perché, come dico sempre nei discorsi alti con le mie amichette: 
chi li ha lisci li vuole ricci, e chi li ha mossi li vuole spianati...
In questa foto datata 1989, potete notare le mie chiome naturali, modello Marcella Bella!
Dalla brunetta a Marcella, ho fatto incetta di cantanti da promo per i miei capelli...ne saranno fiere (io meno!).
Or dunque ragassuòle, io sono arrivata alla frutta (oltre ad esserne circondata la mattina) e credo che fino a settembre, chiuderò a chiave il mio blog.
Ho bisogno di rigenerarmi, ricaricarmi, ritrovarmi.
Questo post testimonia il mio stato attuale: fuso e confuso.
Ogni riccio un capriccio: prendetemi così...non basta un piastra per raddrizzar una testolina ;-) 
Buona estate (che io mal sopporto) a voi !
elenita°esaurita
:-(


martedì 12 giugno 2012

Intanto io c'ho le scarpe rotte...


Portadocumenti chiuso, con laccetto verde che gira tra i bottoni.
 E non è una frase detta tanto per!
Per esempio, partiamo da questa portadocumenti...
Per aprirlo, s-rotolo il laccetto verde...
...è una vita che ne ho bisogno uno per me.
Invece li faccio per altri...
Così si presenta aperto, ed in stato apparentemente confusionale.
...ed io continuo ad andare avanti con quella robetta sciapetta, che mi contiene patente e quant'altro.
Così invece, è ben ordinato. A destra 1° taschino con patella, a sinistra scomparto aperto.
Quando devo tirare fuori la carta identità, e vedo il mio insulso portadocumenti...
2° taschino con patella, ed a sinistra altra tasca per biglietti volanti.
...penso sistematicamente "ma quando mi spiccio a farmene uno?".
3° taschino con patella, ed a sinistra altro scomparto.
Quando quei simpatici vigili mi fermano, mentre ho i secondi contati, e con il loro simpatico musetto (grrrrrrrr) mi dicono : patente, pleeeeaseeee...io che ho già gli zebedei girati, concludo l'opera guardando la triste custodia dove giace libretto auto e quant'altro.
Dettaglio dello scomparto presente a sinistra, con filato che trattiene i vari foglietti, ed appare sul davanti della tasca, come elemento decorativo.
Morale: i detti non nascono dal nulla.
Credenza popolare vuole i calzolai con le scarpe rotte...
Portadocumenti visto dall'alto. Riepilogo: 3 tasche con patella e scomparto sul retro, 2 tasche laterali. Totale 8 piccoli rifugi, per carte identità, libretti, patente, gratta e spera di vincere, fazzolettino, ricetta medica, ricetta culinaria...
...ed io che sarei una crafter (!!!) tengo 'na schifezza di portadocumenti.
E temo che continuerò a d averlo. almeno finché non cambiano il detto :-(

Ps: al momento, la destinataria non l'ha ancora visto , nè dato l'ok.
Se dovesse dirmi "non me gusta", allora le mie scarpe, non saranno più rotte,
Viceversa...